Sistema di Allerta Rapido per Alimenti e Mangimi – Report UE 2023

La Commissione europea ha pubblicato la relazione annuale con panoramica ed analisi delle informazioni scambiate nel 2023 nell’ambito della Rete di Allerta e Cooperazione (ACN) attraverso il sistema elettronico iRASFF, che comprende il sistema di allarme rapido per alimenti e mangimi (RASFF), l’Assistenza Amministrativa e Rete di Cooperazione (AAC), la Rete antifrode agroalimentare (FFN) e, per il primo anno, la Rete per la salute delle piante (PHN).

Il Rapporto mostra il continuo aumento dell’uso dell’ACN da parte dei membri (Stati e Commissione UE, EFTA, EFSA ed ESA) e del maggiore coinvolgimento dei Paesi extra-UE nella collaborazione a scambiare informazioni; questo si traduce, in pratica, in un importante aumento delle notifiche rispetto al 2022 (8% per RASFF, 24% per AAC e 26% per FFN). Riguardo al PHN, sono state effettuate le prime 128 segnalazioni.

Per prassi, oltre alle notifiche originali, le autorità dei Paesi membri e la CE possono aggiungere ulteriori dettagli (esito delle indagini, misure adottate, distribuzione, documenti, ecc.) tramite follow-up e modulo di conversazione: ciò consente una comunicazione diretta ed efficace per chiarire e completare le notifiche.

La CE esamina tutte le notifiche nel sistema e valuta se le informazioni condivise sono comunicate in modo corretto: dopo valutazione, sono state aggiunte 57 notifiche AAC e rifiutate 105. Una notifica AAC è inoltrata alla rete RASFF se identificato un possibile rischio per la salute, altrimenti è rifiutata ma con possibile inoltro alla rete AAC. Inoltre, sono effettuate regolari riunioni di lavoro per affrontare diversi argomenti riguardanti il sistema.

Nella valutazione di possibili aspetti di frode nelle notifiche RASFF e AAC, nel 2023 sono state evidenziate 1075 notifiche AAC e 1625 notifiche RASFF per le quali i Paesi membri sono stati incoraggiati a svolgere indagini approfondite.

Nel 2023 sono state condivise 4695 notifiche RASFF, di cui 4199 su alimenti, 303 mangimi e 193 materiali a contatto con gli alimenti, registrando così il numero più alto di notifiche originali finora trasmesse nel sistema con un aumento dell’8% rispetto al 2022. Le allerte (massimo grado di pericolo per cui si attivano misure immediate ed urgenti fino alla comunicazione al consumatore) sono aumentate del 9%, le informazioni per follow-up e per attenzione rispettivamente del 23% e del 6% (rischio non grave con presenza o meno del prodotto sul mercato per cui non si attivano misure urgenti) e respingimenti alla frontiera del 2%.

In UE, la Germania è rimasta il principale paese notificante (592 notifiche), seguita da Paesi Bassi (589), Francia (421) e Italia (411). Si evidenzia che nel 2023 la Francia ha aumentato l’attività di oltre il 50%. I principali Paesi membri notificanti, in termini di follow-up, sono stati Germania e Italia (rispettivamente 1954 e 1106), seguiti da Paesi Bassi (1051) e Polonia (998). Come per il 2022, i Paesi di origine UE più ricorrenti per prodotti segnalati sono stati Polonia (304 notifiche), Paesi Bassi (289) e Francia (269); non UE sono stati Turchia (408 notifiche), Cina (333) e India (303). I principali pericoli riguardano soprattutto pesticidi, seguiti da microrganismi patogeni e micotossine.

In stretta relazione al comparto mangimistico, sono state effettuate 303 notifiche RASFF con problemi evidenziati soprattutto da controlli ufficiali ed autocontrollo aziendale. La presenza di Salmonella è stata la maggior fonte di pericolo (111), seguita da muffe in materie prime per mangimi (notifiche ricorrenti dalla Polonia su farina di girasole di provenienza ucraina e dal Portogallo su crusca di frumento dall’Angola). Sono state spesso identificate anche Enterobacteriaceae (15) con 8 casi riguardanti articoli da masticare (dog chew). Come nel 2022, 17 notifiche interessavano composizione non conforme (pericolo più comune presenza oltre i limiti legali di semi di Ambrosia in prodotti vegetali) e 23 notifiche per micotossine, principalmente aflatossine (21). Sono stati segnalati residui di pesticidi in 19 casi, principalmente clormequat e clorpirifos. Residui di metalli nei mangimi sono stati segnalati 16 volte, di cui 9 riguardavano presenza di piombo (di cui 4 in alimenti per cani).

In sintesi, il numero di notifiche RASFF sui mangimi si attesta al 6% sul totale, valore leggermente più alto rispetto al 2022 in allineamento agli altri prodotti controllati.

Le notifiche AAC sono state 3166, con aumento del 24% rispetto al 2022 e quasi il doppio rispetto al 2021 – Germania con numero più elevato (29,3%), seguita da Bulgaria (12,8%) e Austria (7,5%). Circa il 60% ha coinvolto prodotti provenienti dall’UE. Seguendo la tendenza precedente, la maggioranza dei casi ha riguardato gli alimenti (86,6%), animali vivi (7,3%), mangimi (3,7%) e materiali a contatto con gli alimenti (2,4%).

Mentre le notifiche per sospetti di frode (AFN) sono state 758, con aumento del 26,3% nell’uso della rete da parte delle autorità dei paesi membri rispetto al 2022; tuttavia, si evidenzia che oltre la metà (414) riguardava il commercio illegale di cani e gatti per specifica azione coordinata dell’UE. I Paesi maggiori notificanti sono stati Belgio (18,3%), Germania (16,5%) e Francia (10,7%). Le notifiche create dalla CE rappresentano il 3,4%, condividendo informazioni specifiche come anche whistleblower. La categoria di frode “aggiunta di sostanza o elemento estraneo o di qualità inferiore, sostituzione con ingredienti di valore inferiore o inerti, in modo che non corrispondano più ai claims impliciti o espliciti associati al prodotto” è la più segnalata (adulterazione/manomissione del prodotto, 40.4%), e riguardava prodotti di origine animale come miele, carne, pollame e prodotti della pesca. Seguivano notifiche per trattamento, processo o prodotto non approvato/non dichiarato (49) per vari alimenti destinati al consumo umano (dietetici, integratori e fortificati).