Sistema di Allerta Rapido per Alimenti e Mangimi – Report 2023 del Ministero della Salute

Dopo il Report 2023 della Commissione UE sulle notifiche inserite nel RASFF, anche il Ministero della Salute ha pubblicato il proprio rapporto valido per lo stesso anno.

Oltre a ricordare le diverse tipologie di notifiche che possono essere effettuate, si evidenzia la possibile consultazione pubblica del portale per visualizzare le specifiche di ogni segnalazione.

Nel 2023 sono state trasmesse attraverso il RASFF 4683 “notifiche originali” (4339 nel 2022), massimo picco finora registrato, suddivise in 4185 per l’alimentazione umana, 308 per l’alimentazione animale e 190 per i MOCA. Le più numerose hanno riguardato “Border Rejection” (1529) e “Alert Notification” (1266), le restanti  “Information Notification” (1056  “Information for Attention” e 830 “Information for Follow up”).

Il Paese membro che ha trasmesso alla Commissione europea il maggior numero di segnalazioni è stata la Germania (591 notifiche, pari circa al 12,6 %), seguita da Paesi Bassi (586), Francia (422 notifiche, pari circa al 9 %) e Italia (415 pari circa al 8,9 %).

Riguardo l’Italia, il 71,3% degli alimenti/mangimi/MOCA oggetto delle notifiche effettuate hanno avuto origine soprattutto nel nostro Paese, Spagna e Cina (oltre il 37,3% sul totale delle notifiche). Le tipologie di prodotti più frequentemente oggetto delle notifiche sono stati pesce e prodotti della pesca, frutta a guscio, prodotti a base di noci e semi, frutta e vegetali; i pericoli sanitari maggiormente riscontrati  sono stati microrganismi patogeni (24,1%), micotossine (13,9%), metalli pesanti (11,3%) e residui di pesticidi (9,5%).

Il Paese d’origine che ha ricevuto il maggior numero di notifiche è la Turchia (7,4% del totale), seguita da India e Polonia – i dati si riferiscono all’origine del prodotto, materia prima ed eventuali prodotti correlati così come estratto dal sistema IMSOC. I casi con coinvolgimento di prodotti di origine italiana irregolari sono stati 205 (4,2% del totale).

Per quanto concerne le non conformità riscontrate nei prodotti di origine italiana le prime dieci categorie sono rappresentate da prodotti destinati al consumo umano, con maggior numero di irregolarità per microorganismi patogeni (31,6%), corpi estranei (12,1%), metalli pesanti (18,8%). Tra i contaminanti microbiologici, il maggior numero di notifiche è dovuto a Salmonella spp., Escherichia coli e Listeria monocytogenes.

Il pericolo dei residui di pesticidi ha subito un lieve decremento se paragonato agli anni precedenti – la sostanza più frequentemente notificata in Europa è stata il Chlorpyrifos, compresa la sua forma Chlorpyrifos Methyl (non autorizzata in UE).

Relativamente ai mangimi, sono pervenute in totale 267 segnalazioni nel Sistema RASFF, di cui la presenza di microrganismi patogeni (tutti appartenenti al genere Salmonella spp. ) e non patogeni ha rappresentato circa la metà. Negli additivi per mangimi il pericolo preponderante è stato il riscontro di metalli pesanti (43,8 %), mentre nelle premiscele le non conformità sono equamente distribuite tra microrganismi patogeni e contaminazione industriale (30%) – in alcuni casi nello stesso prodotto possono essere presenti più categorie di pericoli contemporaneamente.

L’origine dei prodotti non conformi è varia, il Paese con il maggior numero di segnalazioni nell’ambito dell’alimentazione animale (mangimi, mangimi composti, sottoprodotti di origine animale, additivi per mangimi e premiscele) è la Polonia, seguita da Germania e Belgio.

Riguardo al pet food, sono state effettuate 37 notifiche, di cui la oltre la metà per presenza di microrganismi patogeni, tutti appartenenti al genere Salmonella spp.; ed il numero maggiore di notifiche è pervenuto dal Belgio.

L’Italia è uno dei Paesi europei che ha deciso di utilizzare il sistema iRASFF anche per la gestione delle notifiche di non conformità che comportano un rischio per la salute umana o animale rilevate in alimenti, mangimi e materiali a contatto con alimenti che rimangono all’interno dei confini nazionali sia per origine che per distribuzione dei prodotti coinvolti.