Pubblicata la relazione 2022 sul Piano Nazionale per la ricerca dei Residui (PNR)

Anche quest’anno il Ministero della Salute ha pubblicato la relazione sull’attività, svolta in Italia, del Piano Nazionale dei Residui (PNR) per il 2022.

Il campionamento si è effettuato come di consueto nella fase di allevamento degli animali e nella fase di prima trasformazione dei prodotti di origine animale, con l’obiettivo di: svelare i casi di somministrazione illecita di sostanze vietate; evidenziare i casi di somministrazione di sostanze non autorizzate o utilizzate a condizioni diverse da quelle autorizzate; verificare la conformità degli alimenti rispetto agli LMR e ai tenori massimi, fissati dalle norme comunitarie e nazionali, per i medicinali veterinari, prodotti fitosanitari e contaminanti ambientali.

Il campionamento è eseguito in maniera imprevista, inattesa e in momenti non fissi e in giorni non particolari della settimana, ad intervalli variabili distribuiti sull’intero arco dell’anno.

Le attività del PNR restano le medesime – piano, extra piano e sospetto – e si prosegue con la rendicontazione del flusso dei dati nel sistema NSIS.

In Italia, nell’intera attività del PNR sono stati prelevati 30.327 campioni, per un totale di 473.146 determinazioni analitiche distinte per tipologia di piano; si rileva una sostanziale costanza nel numero di campioni prelevati, con una leggera flessione negli anni 2020 – 2021 a causa dell’emergenza pandemica ma con un aumento negli anni del numero di determinazioni analitiche. Una sostanziale costanza nel numero di campioni prelevati emerge anche dal trend dell’Extrapiano, con una sensibile diminuzione nell’ultimo anno delle ricerche analitiche; risulta notevole invece la diminuzione dei campionamenti su sospetto e delle relative determinazioni analitiche.

Riscontrate 49 non conformità, con 108 campioni, con una diminuzione rispetto al 2021 dei risultati non idonei per diverse motivazioni.

Per quanto riguarda le attività di campionamento, nel piano mirato sono stati prelevati in totale 27.750 campioni su cui sono state effettuate 409.829 determinazioni analitiche, distinte per singolo settore produttivo, ove emerge la criticità relativa al mancato raggiungimento degli obiettivi comunitari per ovicaprini. Rispetto alla pianificazione nazionale invece si registra il mancato raggiungimento degli obiettivi per volatili, uova, acquacoltura, ovicaprini, selvaggina (allevata e cacciata).

Anche per il 2022 il PNR include le attività dell’UVAC programmate al di fuori del sistema informatico ma rendicontate in esso (NSIS/RaDISAN) per consentirne l’invio ad EFSA, come parte integrante dell’attività del Piano, ove si rileva un lieve peggioramento in termini di attività effettuata rispetto alla programmata.

Sui campioni prelevati nell’ambito del Piano mirato, sono stati analizzati 28.427 sia per sostanze del gruppo A – Sostanze vietate e non autorizzate (49.1%), che per sostanze del gruppo B – medicinali autorizzati e contaminanti (62.8 %). Si sono riscontrati risultati irregolari per la presenza di residui – complessivamente 19, pari allo 0.07 % del totale dei campioni prelevati, su cui sono state riscontrate 20 sostanze responsabili delle non conformità. L’andamento è analogo a quello degli anni precedenti, evidenziando maggiore attenzione per la ricerca di sostanze appartenenti al gruppo B1 (sostanze antibiotiche), a seguire quelle del gruppo A6 (sostanze vietate), del gruppo A5 (beta-agonisti), del gruppo B3a (composti organoclorurati) e del gruppo B2f (altri prodotti medicinali veterinari, compresi i cortisonici). Riguardo le non conformità riscontrate, l’andamento è in linea con il trend degli ultimi anni, con percentuali di irregolarità che si posizionano in generale a valori più bassi rispetto a quelli riscontrati negli ultimi anni in ambito comunitario.

Per l’attività dell’extra piano per il 2022 sono state programmate solo attività regionali; sono stati prelevati in totale 1.125 campioni; effettuate 49.199 determinazioni analitiche, ove emerge la criticità riscontrata anche negli anni precedenti della mancata programmazione delle attività in NSIS di diverse Regioni/P.A, che rende impossibile la valutazione del raggiungimento degli obiettivi.  Dall’esame dei campionamenti effettuati per le attività Extrapiano, emerge che la maggior parte dei campionamenti è stata effettuata sul latte per la ricerca di aflatossine e in misura minore di sostanze antibatteriche (7 campioni non conformi).

Per l’attività su sospetto, sono stati prelevati 685 campioni, su cui sono state effettuate 14.118 determinazioni analitiche soprattutto nei bovini, diminuite considerevolmente negli anni.

Come per le attività del Piano e dell’Extrapiano, dato che un campione può essere analizzato per più sostanze appartenenti anche a gruppi differenti, la somma del numero di campioni analizzati per i diversi gruppi di molecole non può essere raffrontata con il numero totale di campioni prelevati. Dall’esame dell’attività analitica, emerge una predominanza della ricerca di sostanze autorizzate, in particolare antibiotici, cortisonici e antinfiammatori, sostanze vietate e steroidi.

In attuazione del campionamento su sospetto, nel 2022 sono stati riscontrati 23 campioni non conformi, pari al 3.3 % del totale dei campioni prelevati con tale strategia di campionamento. La maggior parte delle non conformità sono riferibili alla presenza di sostanze antibatteriche, prevalentemente sulla categoria bovini, a seguito di macellazione speciale di urgenza. Non sono state riscontrate non conformità a seguito di esiti sospetti al test istologico.

Come di consueto, sono evidenziati i dati sui tempi di accettazione, nonché i tempi di analisi distinti per regione che risultano adeguati. Lo scorso anno è stato inserito come indicatore, il LEA, nella pratica entro la fine di ogni bimestre devono essere inseriti in suddetto sistema informatico tutti i dati relativi a campioni prelevati nel bimestre precedente, ove il trend è paragonabile con quello degli ultimi anni. Secondo le procedure comunitarie entro il 30 giugno di ogni anno i dati relativi al PNR dell’anno precedente devono essere trasmessi all’EFSA secondo il formato SSD2 (Standard Sample Description versione 2.0), sulla base dei quali sono pubblicati annualmente i risultati del Piano raggiunti da tutti gli Stati Membri. I dati del PNR relativi agli alimenti devono essere trasmessi annualmente alla Commissione europea anche attraverso il sistema AROC – Annual Report Official Control che raccoglie i dati relativi a tutti i controlli ufficiali effettuati dagli Stati Membri per i residui di farmaci veterinari negli alimenti, mentre 4 campioni di matrici non alimentari (siero, acqua di abbeverata, mangime) sono stati mandati all’EFSA per assolvere al debito informativo della specifica normativa di settore.

Anche per il 2022 la relazione si focalizza sugli antibiotici: nel 2022, nell’ambito del Piano mirato, su un totale di 28.847 campioni, 7.295 (circa 26%) sono stati analizzati per la ricerca di almeno una sostanza antibiotica. Per questi campioni sono disponibili 201.375 esiti analitici, riconducibili ad un totale di 140 differenti sostanze antibiotiche. Tenuto conto che, con l’applicazione di metodi multiresiduo è possibile analizzare un campione per sostanze appartenenti a più famiglie, il totale dei campioni riportati non coincide con il numero totale di campioni prelevati per la ricerca di sostanze antibiotiche. Sono stati riscontrati 6 campioni non conformi, con 7 esiti non conformi. Il trend del numero di non conformità in termini assoluti riscontrato negli ultimi anni è in accordo con l’andamento discendente delle vendite registrate negli stessi anni.

Il 2022 è stato l’ultimo anno di implementazione del PNR a seguito dell’abrogazione disposta dal Reg. (UE) 2017/625. Nel contempo, il 2022 è stato il primo anno di implementazione del nuovo sistema RaDISAN, con cui sono state unificate le regole informatiche e le anagrafiche per tutti i flussi di dati già esistenti. Nonostante le criticità riscontrate sul territorio a causa della transizione a tale sistema, le attività del PNR 2022 sono state portate a termine senza particolari problematiche. L’attività del Piano 2022, in termini di percentuali di non conformità e conformità, è comparabile con quella degli anni precedenti. Nell’ambito del Piano mirato, sebbene per alcune categorie non sia stato possibile raggiungere totalmente gli obiettivi nazionali e comunitari, si continua a registrare un aumento del numero di determinazioni analitiche, quindi di sostanze ricercate, rispetto agli anni precedenti, segno della sempre maggiore disponibilità di indagine presso i laboratori italiani. Continua a registrarsi la criticità relativa al mancato raggiungimento degli obiettivi comunitari per gli ovicaprini, anche a causa della mancata rendicontazione di diversi campioni nel sistema NSIS/RaDISAN. Nonostante le difficoltà tutte le informazioni sono state trasmesse all’EFSA, denotando un sostanziale miglioramento della qualità dei dati e delle modalità di rendicontazione da parte dei laboratori. La collaborazione con i laboratori del territorio, con le autorità regionali e locali, e con i laboratori nazionali di riferimento, costituirà certamente la base per una proficua implementazione del PNR che dal 2023 sarà attuato sulla base dei nuovi regolamenti comunitari.